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Kevin e la Sardana

È l’ultimo anno con questa classe. Decido di insegnare una danza popolare, la Sardana, la più famosa danza catalana che si balla nelle piazze di Barcellona nei giorni festivi. Per farli appassionare, gli racconto il significato di questa danza, la meraviglia di poterla ballare per strada, insieme a tutti, bambini, anziani, donne, uomini, persone capitate lì per caso, turisti di passaggio, tutti uniti per il tempo di una danza, accompagnate dall’orchestra dal vivo:  è così che accade a Barcellona, da sempre.

Gli mostro alcuni video:  attenti, osserviamo come si entra nel cerchio, e come si esce, vediamo che chi arriva posa i propri oggetti personali nel centro del cerchio per avere le mani libere e poterle stringere al vicino di danza. Noi però a scuola non abbiamo l’orchestra: come facciamo, chiedono i bambini?  Semplice, canteremo noi! E così iniziamo:  Impariamo a fare un cerchio tenendoci per mano, Impariamo i primi passi che dobbiamo rispettare tutti, perfettamente, insieme, in un unico grande respiro. Incontro dopo incontro impariamo la canzone e la danziamo. Un giorno Kevin esce di corsa del cerchio, strappa via le sue mani dai compagni e corri singhiozzando a gettarsi nelle braccia della maestra. Cerchiamo di continuare senza di lui ma è impossibile, siamo tutti turbati:  non capiamo cosa sia successo, il perché di quelle lacrime improvvise. A tu per tu con Kevin scopro il motivo: si è commosso perché la mia voce e la canzone della Sardana gli hanno ricordato la voce del nonno morto da poco. Allora gli spiego che questa canzone me l’ha insegnata un vecchio nonno, il mio maestro di danza ormai 85enne: “Anche lui si commuove sempre quando la canta e la danza. È bello commuoversi. Lascia uscire le lacrime Kevin, non c’è nulla di male… “. Incontro successivo Kevin mi chiede se possiamo mostrare la Sardana ai genitori per la giornata aperta. Non solo, vorrebbe essere lui ad invitare tutti i presenti ad unirsi nel cerchio per danzare e cantare.  È un’idea meravigliosa! La accolgo felice, e anche la maestra sembra contenta di dare a Kevin questo ruolo importante. Quel giorno i genitori accolgono davvero l’invito di Kevin, e si uniscono ai bambini imparando il passo base, stringendo le mani e cantando. E il viso di Kevin si apre ad un grande sorriso.

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