Pubblicare un libro è sempre un’emozione grande. In questo caso, lo è forse ancora di più perché è un sentimento condiviso da tutte le sedi Mus-e che hanno partecipato a questo percorso iniziato nel 2016 e giunto finalmente qui, a Genova, per la sua presentazione.
Come lavora Mus-e in classe? Quale metodologia segue? Come funzionano i laboratori? Sono domande che ci vengono fatte spesso, sia dagli insegnanti che ancora non ci conoscono, sia da chi sceglie di sostenerci e vuole saperne di più.
E’ proprio in questi momenti, quando proviamo a raccontare cos’è Mus-e che ci rendiamo conto di come l’espressione “laboratori artistici” sia riduttiva, e allo stesso tempo ci accorgiamo di quanto possa essere difficile riassumere anni di esperienza, di competenza, di attenzione nei confronti dei bambini, delle loro esigenze.
Da qui ha preso il via il desiderio di scrivere un libro “nostro”, che raccontasse tutte le esperienze più importanti aiutando il lettore ad entrare nel vivo di quel che facciamo: perché “Progetto Mus-e, l’arte per l’integrazione a scuola” (Zefirobooks, a cura di Carlo Pagliacci) è soprattutto questo, una visita dietro le quinte di moltissimi laboratori, diversi per territorio, artista, obiettivi.
Alla presentazione, oggi 15 ottobre nella sala di Fondazione Garrone, eravamo in tanti: il Presidente di Mus-e Italia, Alessandro Garrone, insieme a Vinicio Ongini del MIUR, al nuovo Segretario Generale di Mus-e Italia, Federica Maltese, e alla Coordinatrice
Nazionale, Rita Costato Costantini. Presenti ovviamente anche il presidente di Mus-e Genova, Remo Pertica, e la nostra coordinatrice artistica, Rossana Antiga, che ha raccontato insieme a due artisti genovesi proprio il laboratorio che viene presentato nel libro.
Ma sopratutto c’erano loro, gli artisti e le maestre, entrambi fondamentali perché i laboratori Mus-e possano essere davvero efficaci per i bambini che li sperimentano: a loro, e a tutti i presenti, va il nostro grazie, sperando di poter arrivare a sempre più scuole in futuro.