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Mus-e Roma: grazie all’arte si torna a scuola!

Essere un bambino o un insegnante, in una scuola “difficile”: cosa vuol dire? E in che modo Mus-e può fare la differenza? Lo abbiamo chiesto alla maestra Felicita Rubino, della scuola Pisacane.


Quando sono arrivata alla scuola Pisacane quasi la totalità dei bambini era di origine straniera e gli italiani del quartiere erano scappati o meglio, i loro genitori non volevano più mandarli alla Pisacane, plesso dell’Istitutito comprensivo S. Salacone.


Per noi della scuola, la situazione era molto difficile e non si sapeva bene da dove cominciare per superare quella situazione squilibrata e rilanciare la scuola , con una progettualità chiara. Tutto cambia quando nacque l’idea di “agganciare” i genitori italiani nella scuola dell’infanzia: nel 2009-2010, furono organizzati una serie di incontri con vari pedagogisti tra cui Francesco Tonucci, noto espero in materia, che ci aiutarono ad affrontare alcuni importanti concetti come quello di “scuola aperta” , “diversità” ed altri. Da li c’è stata la svolta: i genitori hanno ricominciato ad iscrivere i figli alla Pisacane ed ora dopo 10 anni siamo ad una percentuale del 50 % di italiani autoctoni e di del 50 % di bambini provenienti da Paesi terzi.

I genitori hanno svolto un ruolo chiave: i più impegnati si sono autorganizzati mediante associazioni, molto attive, prestando le loro competenze alla scuola, organizzando feste come Taste of the World ormai famoso nel quartire. Tutto ciò permette di raccogliere fondi per progetti speciali e rappresenta senz’altro un’espressione di successo e di cittadinanza attiva.

In questo contesto si innesta il progetto Mus-e apprezzatissimo dai bambini, dalle famiglie e dal corpo docente : i laboratori artistici Mus-e sono un passaggio naturale per i bambini che ne vengono “stravolti positivamente”; ne cambiano i comportamenti , la capacità di relazionarsi , diventano piccoli esperti di quella disciplina artistica (musica, arti visive, canto e così via ). Il progetto Mus-e è un progetto straordinario tant’è che gli stessi genitori lo hanno recepito al di là della lezione aperta finale ma anche, e soprattutto, grazie ai rimandi positivi e costruttivi dei figli durante l’anno scolastico. L’Arte supera la barriera della lingua e quindi i bimbi ancora non preparati linguisticamente riescono a comunicare con gli altri e relazionarsi armoniosamente. Superano tutto grazie al linguaggio universale dell’Arte che Mus-e adotta.

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