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Mus-e Torino, una storia di quasi vent’anni

Mus-e Torino è una delle sedi più longeve dell’intera rete Mus-e. Ripercorrere la sua storia vuol dire, in qualche modo, attraversare la storia stessa del progetto in Italia. Ecco cosa ne pensa Paola Monaci, che ha seguito l’evoluzione di Mus-e Torino come coordinatrice locale fin dai suoi esordi.



Da 18 anni sono la coordinatrice e responsabile del Programma Mus-e a Torino.
Dalla fondazione dell’Associazione nel 2003, con la presidente Giovanna Cattaneo, cara e indimenticabile amica, abbiamo fatto crescere progressivamente Mus-e Torino. Le 13 classi delle scuole di Porta Palazzo (il quartiere del mercato più grande d’Europa ma anche quello che in città risentiva più di altri di contrasti sociali) sono diventate 160 classi e le 17 scuole per l’infanzia di oggi, riuscendo a coprire moltissime zone della città con un’attenzione particolare a quei quartieri più svantaggiati da un punto di vista sociale e culturale.
Il mondo Mus-e a Torino è vasto e molto eterogeneo (artisti, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, sostenitori) ed è sempre una sfida riuscire a capire le esigenze e i bisogni di tutti. Eppure, nel corso di tutti questi anni, le soddisfazioni hanno sempre superato le criticità.



Il team degli artisti, consolidatosi nel tempo con i naturali ricambi, ha sempre dimostrato competenza, disponibilità ed attaccamento a Mus-e, offrendo con generosità, soprattutto negli ultimi anni, diverse ore del proprio tempo libero per realizzare eventi di alta qualità e persino attività di fundraising!
Per scelta abbiamo deciso di portare il progetto non nelle singole classi ma nell’intera scuola. Questo ci rende un soggetto privilegiato con le scuole stesse, riuscendo a coinvolgere in maniera sempre più attiva e profonda le insegnanti e, anno dopo anno, il persona scolastico nella sua interezza. Nelle lezioni aperte, inoltre, posso dire che negli anni Mus-e ha vinto un’altra sfida, riuscendo a coinvolgere in modo sempre più entusiasta e partecipato anche le  famiglie dei “nostri” bambini.



Se penso a Mus-e Torino, alle persone che vi sono dentro, direi che il nostro modo di lavorare è forse tipicamente piemontese: in silenzio, senza esibire grandi risultati (che pure ci sono!) lasciando che siano loro a parlare per noi. Forse anche grazie a questo atteggiamento, però, siamo riusciti a consolidare un rapporto di stima e fiducia con alcuni enti erogatori del territorio. Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Reale Mutua hanno apprezzato il lavoro che facciamo per la città e da anni continuano a sostenere le attività dell’Associazione.



La soddisfazione più grande, però, è la motivazione del nostro lavoro per e con i bambini.
Credo davvero, anche per la mia esperienza di ex preside, che l’approccio all’arte costituisca una fondamentale risposta della scuola alla consapevolezza che i bambini sono sempre più diversi, nei processi di apprendimento, negli stili di pensiero, nelle
dinamiche di relazione, nei vissuti familiari, sociali e culturali.
La scuola si confronta quotidianamente con l’impegno di diventare una comunità inclusiva, con particolare attenzione ai bambini che sono in situazione di disabilità personale o di disagio ambientale. Attraverso l’arte la scuola può favorire in tutti i bambini lo sviluppo di autostima, capacità di concentrazione, potenzialità espressive, conoscenza di sé e del mondo.



La presenza nella scuola di artisti capaci di attivare nei bambini l’interesse e la meraviglia per i processi creativi costituisce un prezioso arricchimento dell’offerta formativa: il loro affiancamento agli insegnanti curricolari contribuisce alla condivisione di scopi e valori, alla focalizzazione sulla pluralità delle intelligenze di bambini, alla creazione di eventi culturali di qualità per bambini e famiglie.
Possiamo ben dire che sono i nostri laboratori quelli che fanno affermare a tanti piccoli alunni: “Mi piace andare a scuola perché c’è Mus-e!”. Sarebbe sufficiente un’affermazione come questa per descrivere efficacemente il senso di un lavoro come quello che da più di 18 anni Mus-e Torino svolge nelle realtà scolastiche più bisognose di sostegno e di incoraggiamento.



D’altra parte, nuove sfide si aprono per il futuro. L’esigenza di essere sostenibili nel tempo ci ha fatto avvicinare al fundraising e a coinvolgimento diretto di tutto il nostro direttivo, mentre abbiamo intrapreso un lungo lavoro legato al monitoraggio e alla valutazione d’impatto: siamo consapevoli che queste azioni saranno fondamentali per far capire a tutti, non solo agli addetti ai lavori, l’importanza di Mus-e, ed è per questo che li viviamo come una sfida, mai come un ostacolo!



Paola Monaci

Coordinatrice di Mus-e Torino dal 2000

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