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Mus-e Fermo: genitori e bambini insieme!

Credo di interpretare il pensiero di molte colleghe quando dico che avere Mus-e in classe rappresenta un privilegio. Mus-e apre infatti uno scenario diverso, più flessibile e creativo rispetto ai canoni che noi insegnanti dobbiamo necessariamente percorrere per sviluppare il programma scolastico. Ci consente di esplorare abilità che rischierebbero di rimanere inespresse.

La chiave è nel giusto equilibrio tra attività Mus-e e lezioni standard, poiché è nella interazione tra percorso curriculare ordinario e laboratori artistici che si realizza il successo del progetto, quando cioè l’una cosa non prescinde dall’altra ma anzi ne trae spunti e motivi di reciproco rafforzamento sul piano educativo.

Lo scambio con gli artisti Mus-e e la partecipazione ai laboratori aiuta noi docenti nell’individuare altri possibili linguaggi con i bambini, che possono facilitarci nel creare ponti, nell’alimentare la loro creatività.

A volte basta un niente per liberare una farfalla, per far si che da un bozzolo esca una creatura capace di stupire per la sua sensibilità e bravura.

Non solo: Mus-e consente di creare un canale di comunicazione con le famiglie grazie soprattutto al metodo della lezione aperta che viene sperimentato anche in altri momenti laboratoriali o di partecipazione condivisa quali, ad esempio, il cucinare insieme, il cantare insieme, il raccontare insieme, tra grandi e piccoli, ma anche tra grandi e grandi. Ecco perché parlo di privilegio, perché nella scuola di oggi è oltremodo difficile trovare spazi per approfondire questi aspetti che invece qualificano il ruolo dell’istituzione educativa.

Ricordo una delle mie prime “lezioni aperte”, e lo stupore dei genitori nel vedersi coinvolti nei laboratori con la possibilità di disegnare, di abbracciare, di saltare, di scherzare con i propri figli, una prassi che poi abbiamo sempre più fatto nostra seguendo il mantra Mus-e “chi viene partecipa”, perché non si può essere osservatori passivi ma ci si deve invece mettere in gioco, sperimentando ciò che sperimentano i più piccoli. È bello qualche volta lasciare la dimensione dell’adulto, e questo noi offriamo ai genitori dedicando loro un momento condiviso, di gioco e divertimento creativo, con i propri figli, guidati dagli artisti Mus-e.



Igenia Marini è un’insegnante che partecipa da diversi anni al Programma Mus-e. La scuola in cui insegna (la primaria Salvadori, a Lido San Tommaso) è una scuola particolare, collocata in un quartiere multietnico di Fermo, dove i bambini stranieri, di origine straniera o con almeno un genitore straniero sono la maggioranza: oltre 50 su un’ottantina di alunni.

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