Cosa succede dietro le quinte di un laboratorio Mus-e? Ecco il racconto tutto colorato di Marta Castelli, artista di Mus-e Milano!
Passiamo del tempo a conoscere le linee, a come si modifichino, creino forme, evochino immagini, raccontino storie e poi ci tuffiamo nel colore. “Tuffarsi” dà proprio l’idea dell’immergersi, del sentire con il corpo. Ed infatti il lavoro con i gessi è prima di tutto un lavoro sul senso del tatto, che poi incontra il senso della vista. Una doppia sensazione che porta una grande gioia. Usare i gessi significa avere un rigore di stesura e di procedura, ma, nello stesso tempo, il risultato estetico dei colori che si mescolano e creano sfumature porta ad una grande soddisfazione che rinnova la scelta di impegnarsi e sforzarsi ad ottenere un risultato. Risultato che il più delle volte è imprevedibile e sorprendente.
Iniziamo semplicemente a stendere e sfumare i colori, poi riprendiamo il lavoro sulla linea che avevamo lasciato sedimentare.
Impariamo la tecnica di far emergere una figura dallo sfondo e creiamo forme semplici: pesci. È la prima volta che la linea ci porta a qualcosa di figurativo seppur ancora non realistico.
Continua il nostro viaggio tra linea e colore, ora in modo più impegnativo. Creiamo “giardini incantati”, fatti di sfondi sfumati, di matite che lasciano linee e ancora di gessi che completano e creano contrasti cromatici.
E così, in seconda elementare possiamo intuire di avere mani sapienti.
Marta Castelli – Arti visive per Mus-e Milano
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