Il Progetto Mus-e nasce per stare in classe, con i bambini. Nasce per supportare gli insegnanti in un percorso di inclusione, di miglioramento delle competenze non cognitive dei bambini, di contrasto alla povertà educativa. Nasce per occupare, con l’arte, le scuole più difficili, quelle nei territori culturalmente, socialmente ed economicamente più deprivati, quelli in cui è alta la presenza di cittadini stranieri, quelli in cui la scuola è l’unico riferimento culturale per i cittadini, per i bambini.
L’emergenza Coronavirus ha comportato la chiusura delle scuole, e ha fatto emergere una volta di più le grandi disparità sociali: chi non ha un computer, chi non la possibilità di avere genitori presenti e in grado di seguirli nella didattica a distanza, chi vive l’enorme difficoltà di non riuscire a esprimere le sue emozioni, i suoi pensieri e paure. Proprio per questo, Mus-e non si è fermata: ora più che mai è fondamentale per i bambini sentire la presenza dei nostri artisti e la loro vicinanza.
Sono nate così molte lezioni virtuali, persino via Whatsapp, ed alcune iniziative speciali pensate apposta per questo periodo:
Oggi più che mai crediamo nell’importanza di mettere il bambino, e i suoi bisogni, al centro della riflessione comunitaria: perché è importante debellare il virus, è importante far ripartire l’economia, ma non possiamo permetterci, per nessun motivo, di non considerare i bisogni e le necessità dei più piccoli: sono loro i cittadini di domani!
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